CARMELA MANTEGNA

CARMELA MANTEGNA

sabato 29 settembre 2018

UN VIAGGIO IN COMPAGNIA DI MIMI'





Un viaggio in compagnia della mimosa Mimì

Un nuovo libro per bambini ma non solo,
scritto da Carmela e Maria Angela Mantegna
di Crotoneok
 
 
 
Chi scrive un libro per l’infanzia, deve poter incontrare, in qualche modo, dentro di sé il bambino che è stato, le sue emozioni, i suoi sentimenti, ma soprattutto la sua capacità di meravigliarsi, perché solo lo stupore può far scoprire il linguaggio segreto della natura, delle piante, degli animali.
 
Una mimosa di nome Mimì prende in prestito lo sguardo innocente di un fanciullo per raccontare una storia dedicata non solo ai bambini, ma anche agli adulti, che nel proprio cuore conservano intatto il ricordo della propria infanzia. Le autrici Carmela e Maria Angela Mantegna, per tutta la durata della storia, viaggiano in un mondo di magia, ma senza allontanarsi da quello che è la vita reale. Maria Angela è di Frosinone Carmela è di Crotone.
 
 
Maria Angela Mantegna 
 MARIA ANGELA MANTEGNA
 
 
Carmela Mantegna
 
CARMELA MANTEGNA
 
 

Un libro da leggere e da far leggere
 

Mimì è il nome che Celestino, un ricco signore che ha scelto di fare il contadino, ha dato alla sua mimosa, la pianta più bella del suo immenso e meraviglioso giardino. Mimì è talmente timida da sentirsi sempre inferiore agli altri alberi.
La sua storia si intreccia con le storie di altri personaggi, che l’aiutano a migliorare la sua autostima: Flora la moglie di Celestino e i loro due gemellini, Marco e Silvia, Ugo e Aurora i nonni materni, la famiglia dei passerotti Cip, Stellina, Memé, Ninì e Totò, Angelo il flautista, Tonia la quercia, Rocco il riccio e la moglie Berta, Billy l’agronomo, il gruppo di abeti Bebé, Gioia e Albertino, Gino il rospo e Ginetta la rospina, la rosa Dorotea, Dora la lumaca, il sorcetto Romeo, Meg la topina e i loro topolini Pasqualino e Amelia, il gatto Bartolomeo. Ma l’incontro più importante è quello con i due folletti protettori del giardino Beniamino e la sorella Desideria, che trasmettono a Mimì il dono più prezioso: la capacità di desiderare insieme a tutta la famiglia che abita e cresce in quel giardino dove l’unica grande magia è l’amore.
Mimì comprende che solo tutti insieme possono essere un giardino e non un giardino qualsiasi, ma proprio quel giardino dove ognuno ha un posto d’onore e tutti sono importanti allo stesso modo e per questo possono cantare in coro il canto del desiderio:
 
 
“Desiderare si può
È come guardare da un oblò
È un pezzetto di cielo blu
Una stella in più.
Un desiderio sboccia dal cuore
È la scintilla di un grande amore
É come un sogno che attraversa il pensiero
E se ci credi, diventa vero”

giovedì 13 settembre 2018

UNA MIMOSA DI NOME MIMI' di Carmela e Maria Angela Mantegna


 
 
 
Mimì è il nome che Celestino, un ricco signore che ha scelto di fare il contadino, ha dato alla sua mimosa, la pianta più bella del suo immenso e meraviglioso giardino. Mimì è talmente timida da sentirsi sempre inferiore agli altri alberi. La sua storia si intreccia con le storie di altri personaggi, che l’aiutano a migliorare la sua autostima: Flora la moglie di Celestino e i loro due gemellini, Marco e Silvia, Ugo e Aurora i nonni materni, la famiglia dei passerotti Cip, Stellina, Memé, Ninì e Totò, Angelo il flautista, Tonia la quercia, Rocco il riccio e la moglie Berta, Billy l’agronomo, il gruppo di abeti Bebé, Gioia e Albertino, Gino il rospo e Ginetta la rospina, la rosa Dorotea, Dora la lumaca, il sorcetto Romeo, Meg la topina e i loro topolini Pasqualino e Amelia, il gatto Bartolomeo. Ma l’incontro più importante è quello con i due folletti protettori del giardino Beniamino e la sorella Desideria, che trasmettono a Mimì il dono più prezioso: la capacità di desiderare insieme a tutta la famiglia che abita e cresce in quel giardino dove l’unica grande magia è l’amore. Mimì comprende che solo tutti insieme possono essere un giardino e non un giardino qualsiasi, ma proprio quel giardino dove ognuno ha un posto d’onore e tutti sono importanti allo stesso modo e per questo possono cantare in coro il canto del desiderio:

“Desiderare si può
È come guardare da un oblò
È un pezzetto di cielo blu
Una stella in più.
Un desiderio sboccia dal cuore
È la scintilla di un grande amore
É come un sogno che attraversa il pensiero
E se ci credi, diventa vero”

mercoledì 9 maggio 2018

TOPO POTO AL CENTRO DIURNO MARIANNA AGOSTINO di CROTONE


 UNA GRANDE GIOIA PER ME RACCONTARE LA STORIA DI TOPO POTO AGLI AMICI DEL CENTRO DIURNO "MARIANNA AGOSTINO"
 
 
 

domenica 18 marzo 2018

RITORNO ALLA RIBALTA DI 'Una Scuola Per Principesse'

I bambini dell'Istituto Comprensivo Alcmeone
di Crotone incontrano i personaggi di
Una Scuola per Principesse
 
 
 
 
 


 

SALUTO FINALE CON LE MANINE

CHE SVOLAZZANO COME FARFALLINE

 
 
 
 
 


mercoledì 7 marzo 2018

TOPO POTO la cagnolina che annusava il vento



 
 
"Gli animali non si regalano, si scelgono. Quando vi sarete scelti, sarà come un patto d'amore, che durerà per tutta la vita. E se ti dovesse capitare di smarrirlo, tu lo cercherai e lui sentirà nel suo cuore che lo stai cercando e prima o poi ritornerà". Topo Poto, la cagnolina che annusava il vento è la storia vera di un meticcio al cento per cento con orecchie da segugio e colore e muso da dobermann, una dolce e tenera cagnetta scelta in un canile da Tonella, Greg e dai loro due bambini Faffa e Ciò. Il suo ingresso in una famiglia cambia totalmente la sua vita, ma Topo Poto, il nome che le hanno dato i bambini, non riesce a rinunciare al suo desiderio di essere libera come il vento e scappa senza sapere dove andare. La strada è piena di rischi, ma le insegna anche tante cose e le fa incontrare dei nuovi amici. Ma il patto d'amore stretto con la famiglia che l'ha adottata risveglia nella cagnetta il desiderio di ritornare a casa dove tutti l'aspettavano, senza aver mai smesso di cercarla.


PRESENTAZIONI
 
 
6 MARZO 2018
 
 
I.C. TORRE MELISSA
 
 
 
 
SCUOLA PRIMARIA MELISSA
 
I disegni dei bambini
 
 

 
 


sabato 13 gennaio 2018

 
 
Questo testo raccoglie gli appunti presi durante le giornate di spiritualità predicate da Padre Giuseppe Agostino nell’arco di circa un ventennio. Non hanno la pretesa di poter trasmettere nella loro interezza i contenuti della predicazione, ma ne riportano i nuclei essenziali.
L’esperienza degli Esercizi spirituali è sentirsi toccati dalla Parola di Dio attraverso la parola umana del Predicatore... e non tutto ciò che il ministro di Dio trasmette, può colpire con la stessa intensità, ma c’è sempre qualcosa, un dettaglio, una parola, che lascia un riverbero più profondo nella nostra anima. In un certo senso, un appunto, una nota cattura e registra quell’attimo in cui il Signore parla alla nostra vita, scrivendo dentro di noi un passaggio toccato dal predicatore.
Il mio quaderno di appunti è in qualche modo il diario di questi passaggi, che hanno lasciato una eco profonda nella mia crescita umana e spirituale.
Monsignore Giuseppe Agostino è stato il mio vescovo per circa venticinque anni; mi è stato Padre nella fede, ma è stato soprattutto il mio Padre Spirituale. Essere figli nello spirito è condividere, innanzitutto la stessa fede in Cristo Gesù, ma è anche condividere un carisma, racchiuso nello stemma di Padre Giuseppe Agostino Dilatentur Spatia Charitatis: l’amore come espansione degli spazi della Carità, amore per l’uomo, amore per la chiesa, amore per la vita, amore per tutto l’umano.
Se solo potessi riassumere in qualche parola la persona di Padre Agostino, lo definirei il mistico del sociale, perché non c’è stato spazio umano in cui non abbia testimoniato la fede in Gesù. Egli ha incarnato una spiritualità della modernità, accogliendo i cambiamenti della storia con discernimento e con l’atteggiamento del padre, che sa aspettare.
Mi piace concludere questo breve appunto con una frase che il Padre ripeteva spesso durante le Giornate di Spiritualità: “In tutto ciò che avviene, è Dio che viene”.

Carmela Mantegna